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La dieta nell'anziano

Per gli anziani una dieta corretta è indispensabile per la salute. Purtroppo, invece, è proprio in questo periodo che si tende a mangiare male o meno (per noia, inappetenza, depressione, solitudine, problemi di masticazione, ristrettezze economiche, ecc.) o più del necessario. Il metabolismo basale tende naturalmente a calare con l’età, di conseguenza, se non si terranno sotto controllo la qualità e la quantità di cibo, si tenderà ad ingrassare.
In questo periodo ci possono essere disturbi come il sovrappeso o l’obesità, il diabete, l’insufficienza renale, i problemi cardiaci, l’arteriosclerosi, l’ipercolesterolemia, l’ipertensione, ecc.

Per una corretta alimentazione negli anziani è innanzitutto importante bere in modo adeguato, visto che con l’avanzare dell’età si tende ad avere meno lo stimolo della sete. E’ utile bere frazionando l’acqua durante la giornata, non soltanto ai pasti. L’acqua aiuta la funzionalità intestinale e contrasta i disturbi renali.
Il sale deve essere diminuito, come pure gli zuccheri ed i grassi.

Per una dieta negli anziani bilanciata occorre mangiare cinque porzioni tra frutta e verdura, da scegliere sempre di stagione e possibilmente di colore diverso. In generale la varietà risulta sempre vincente per un corretto apporto di tutti i nutrienti indispensabili per la salute ed il benessere. Frutta e verdura, oltre ad apportare vitamine, minerali e preziosi antiossidanti, aiutano a contrastare la stitichezza.

Come primo piatto bene un piatto di pasta condito in modo semplice (verdura) oppure una zuppa di orzo, miglio, avena.

Per quanto riguarda la carne è preferibile scegliere quella bianca (pollo, tacchino, coniglio), da alternare più raramente a quella rossa (manzo, vitello, suino, ovino). Scegliere sempre tagli magri ed evitare di mangiare la pelle, ad esempio del pollo. Per quanto riguarda i salumi, essi non sono indispensabili e vanno assunti in sostituzione della carne, non più di 1-2 volte a settimana. Preferire il prosciutto crudo magro o il cotto (privati del grasso), la bresaola o il tacchino. Il pesce non dovrebbe mai mancare, con una frequenza di almeno 2-3 volte a settimana. E’ ricco di acidi grassi polinsaturi ed è molto digeribile.

I legumi che spesso mancano sulle tavole degli italiani, sono fonte di fibre e di ferro, aiutano a contrastare il colesterolo e possono essere mangiati come secondo oppure nelle zuppe, assieme ai cereali.

Latte e yogurt sono cibi preziosi come fonte di calcio (indispensabile per la donna dopo la menopausa) e dovrebbero essere presenti tutti i giorni.

Per i condimenti preferire l’olio extravergine di oliva, l’aceto, il limone, le spezie e limitare al massimo burro e altri condimenti.

L’alcol andrebbe limitato: nella giornata bere al massimo un bicchiere di vino – meglio se rosso (per le donne) e due (per gli uomini).

Infine l’attività fisica non dovrebbe mai mancare. E’ sufficiente una camminata a passo svelto, tre volte a settimana, per almeno 40 minuti. In alternativa si può scegliere anche la bicicletta o il nuoto.


Dott.ssa Sarah Giuffrè
giuffre.sarah@gmail.com


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